In matematica, un sistema di riferimento cartesiano in due dimensioni viene chiamato piano cartesiano.
Il piano cartesiano è formato da due assi perpendicolari: l’asse orizzontale è quello delle ascisse o asse X, quello verticale è detto delle ordinate o asse Y.
Un qualsiasi Punto nel piano è individuato dalle due coordinate P(X,Y).
Un Punto è un concetto primitivo. Intuitivamente equivale ad un’entità adimensionale spaziale, per cui può essere considerato semplicemente come una posizione, cioè come una coordinata.
“Il punto nel Piano Cartesiano”, è questo il titolo del laboratorio artistico che include tutte le attività di volontariato in S.P.D.C.
Ma che legame c’è tra il Piano Cartesiano e il nostro fare volontariato nel S.P.D. C.?
Uno spunto nato proprio da definizioni matematiche. Una similitudine, dove l’asse X simboleggia i familiari, tutte le persone che ruotano attorno alla sfera affettiva di chi convive con un disturbo psichico e si trova per un breve periodo nel reparto di psichiatria.
Nel nostro immaginario l’asse Y è rappresentato dai medici, infermieri e tutti coloro che si prendono cura quotidianamente della persona.
Spesso la persona che è in cura nel S.P.D.C. rifiuta le cure, è incapace di avere coscienza del proprio stato di malattia. Ecco, noi con i nostri laboratori, con semplici strumenti come la creta, la pittura, la scrittura…vorremmo simboleggiare quel punto di incontro definito dalle coordinate X e Y, ovvero attraverso attività risocializzanti, desideriamo essere un momento di svago, di scoperta, di ammirazione verso le abilità di ogni persona, a prescindere dal disturbo psichico.
Un nesso capace di incontrare l’altro e tutto ciò che accompagna alla consapevolezza.
Il punto è un’entità adimensionale, un po’ come noi volontari, persone comuni, non specializzate nel campo, ma che nel nostro piccolo, potremmo provare a fornire strumenti per individuare “il Punto nel piano cartesiano”.
Infondo, forse “INSIEME SI PUO’ FARE”.